martedì 19 luglio 2016

UNA CONSUETUDINE PERICOLOSA


"Forse qualche lettore troverà che dico delle cose banali. Ma chi è scandalizzato è sempre banale. E io, purtroppo, sono scandalizzato. Resta da vedere se, come tutti coloro che si scandalizzano (la banalità del loro linguaggio lo dimostra), ho torto, oppure se ci sono delle ragioni speciali che giustificano il mio scandalo." (P.P.Pasolini)

Quello che sta accadendo in questo ultimo periodo ha dei toni sconvolgenti che a molti possono apparire banali. Perchè banali?
Perchè ritenuti "normali", consuetudinari, ripetuti ormai con costanza. E' proprio questa forma di "normalità" che temo più di tutte.

Quando il mio vicino non si scandalizza e considera un fatto ormai abitudinario la morte di 84 persone nel pieno centro di una città europea durante un attacco terroristico, quando si considera normale che un golpe militare possa svanire dopo poche ore e nessuno azzarda ipotesi che sia stato lo stesso governante ad organizzare il golpe per far pulizia degli oppositori politici e dei militari, giudici, giornalisti a lui contrari.