Visualizzazione post con etichetta multinazionali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta multinazionali. Mostra tutti i post

domenica 20 febbraio 2011

Ripensando Salvador Allende



Salvador Allende, presidente del Cile dal 3 novembre 1970 fino alla destituzione violenta a seguito di un colpo di stato militare appoggiato dagli USA, avvenuta l'11 settembre 1973, giorno della sua morte.
Alcuni sostengono che si tolse la vita con un fucile regalatogli da Fidel Castro, mentre altri sostengono che fu ucciso dai golpisti di Pinochet (che salì al potere dopo di lui, appoggiato dagli americani, instaurando una "bella" dittatura militare) mentre difendeva il palazzo presidenziale.
Un anno prima di morire fece questo bellissimo discorso presso la conferenza dell'Organizzazioni delle Nazioni Unite:

"Ci troviamo davanti a un vero scontro frontale tra le grandi corporazioni internazionali e gli Stati.
Questi subiscono interferenze nelle decisioni fondamentali, politiche, economiche e militari da parte di organizzazioni mondiali che non dipendono da nessuno Stato.
Per le loro attività non rispondono a nessun governo e non sono sottoposte al controllo di nessun Parlamento e di nessuna istituzione che rappresenti l'interesse collettivo.
In poche parole, la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta.
Le grandi imprese multinazionali non solo attentano agli interessi dei Paesi in via di sviluppo, ma la loro azione incontrollata e dominatrice agisce anche nei Paesi industrializzati in cui hanno sede.
La fiducia in noi stessi, che incrementa la nostra fede nei grandi valori dell'umanità, ci dà la certezza che questi valori dovranno prevalere e non potranno essere distrutti. "

Parole queste pronunciate quasi quaranta anni fa e che si rivelano ancora oggi attualissime, dato lo scenario che abbiamo in cui istituzioni nazionali (vedi Bankitalia S.p.a.) e sovra-nazionali (vedi B.C.E., Fondo Monetario Internazionale, W.T.O., O.N.U. e multinazionali del petrolio, farmaceutiche, etc.), non elette e volute da alcun cittadino, dettano le regole che influenzano l'economia, la medicina, la legislazione e, quindi, la nostra vita senza lasciarci alcuna voce in capitolo.
I "grandi valori dell'umanità", come li definisce Allende, devono essere preservati a tutti i costi e non lasciati alla mercè di quella ristretta èlite di privati, dediti solo al perseguimento di interessi lucrativi, speculando sul lavoro, sulla disinformazione e sull'impotenza dei normali cittadini.
E' necessario informarsi sulla reale struttura del sistema socio-economico in cui viviamo, indagare quali siano le mani che fanno muovere i fili del potere e giungere ad una concreta presa di coscienza. Solo allora un cambiamento, un reale cambiamento, non sarà più ritenuto una semplice utopia.

Come diceva Thomas Jefferson (terzo Presidente degli Stati Uniti d'America):

"People should not be afraid of their governments. Governments should be afraid of their people."

"Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli."

Salvatore Tamburro