lunedì 23 maggio 2011

L'Italia sull'orlo del baratro


Ecco i dati salienti del Rapporto Annuale (2010) ISTAT circa la situazione economica dell'Italia:

- nel decennio 2001-2010 l'Italia ha realizzato la performance di crescita peggiore tra tutti i Paesi dell'Unione europea;

- 1 italiano su 4 sperimenta la povertà. Circa un quarto degli italiani, ossia il 24,7% della popolazione (più o meno 15 milioni) sperimenta il rischio di povertà o di esclusione sociale, di cui 1,7 milione di persone (2,9%) si trova in condizione di grave deprivazione;

- nel biennio 2009-2010 il numero di occupati è diminuito di 532 mila unità. I più colpiti sono stati i giovani tra i 15 e i 29 anni;

- 1 giovane su 5 nè studia nè lavora. Nel 2010 sono poco oltre 2,1 milioni, 134 mila in più rispetto a un anno prima (+6,8%), i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione;

- sono circa 800 mila le donne licenziate o messe in condizione di doversi dimettere a causa di una gravidanza;

- quasi due milioni di italiani con limitazioni della salute non sono raggiunti da alcun tipo di sostegno;

Questi sono alcuni dei dati salienti del rapporto annuale ISTAT che è stato presentato stamattina a Montecitorio.
A questi ci aggiungerei anche quota 1900 miliardi di euro di debito pubblico che ha l'Italia nei confronti del sistema bancario PRIVATO.

Nonostante la visione cadaverica che offre la nostra Italia, qui tutto tace: nessuna ribellione come avvenuta in Islanda che ha clamorosamente rifiutato di pagare debiti delle sue banche (che l'avrebbero mandata in bancarotta) e ha respinto i dettami di UE, FMI, Banca Mondiale (notizia volutamente censurata poichè non è dato sapere che un popolo si ribelli alle regole del sistema-debito) e nessuna protesta nelle piazze italiane stile Puerta del Sol di Madrid in cui gli under 35 sono preoccupati per il futuro e protestano in piazza per cambiare la struttura sociale del loro Paese. Il popolo italiano, invece, prosegue la sua corsa verso il baratro, sostando di tanto in tanto a esultare per la sua squadra di calcio, interessandosi a notizie gossip come il violentatore Strauss-Kahn (complotto organizzato da Sarkozy e FMI), i figli segreti di Schwarzenegger o i premi conferiti nel Festival di Cannes.
Presa di coscienza prossima allo zero, disinformazione totale volutamente imposta dai mass-media, indifferenza nei confronti del futuro spesso avvertita anche nella classi sociali più giovani.
Mi domando se intendiamo sempre sottostare alle regole imposte da istituzioni sovra-nazionali non elette da alcun cittadino (FMI, WTO, Ue, Banca Mondiale) che generano il problema (crisi del debito) e si vantano di offrire anche soluzioni (ristrutturazione del debito...ossia prolungare il debito in avanti negli anni) che non risolvono affatto il problema stesso; oppure se sia il caso di svegliarsi, informarsi meglio sulle priorità che abbiamo da risolvere e procedere all'attuazione di un sistema socio-economico alternativo, basato in primis sui concetti di democrazia diretta e sovranità monetaria, due mattoni basilari per lo sviluppo di qualsiasi Paese, ma che attualmente sono del tutto fuori dalla logica dell'attuale sistema socio-economico diretto e gestito da una oligarchia privata di banchieri, manager di multinazionali e altri compari mentalmente deviati.


Salvatore Tamburro

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