venerdì 16 dicembre 2011

Grecia: o paghi o resti senza luce


Sembra di vivere in un film di fantascienza, ma in Grecia si sono inventati questo nuovo ricatto: se non paghi l'ICI ti tagliano la corrente.
In pratica la Public Power Corporation (omologa della nostra ENEL) è stata incaricata della riscossione della nuova tassa sugli immobili greci,  inserendo l'importo in bolletta.
Questo ricatto è stato un successo (per il Governo): 8 proprietari su 10 hanno pagato la tassa, portando milioni di euro nelle casse statali.
Dopo questa strategia suppongo che tra un po' si inventeranno punizioni corporali in appositi campi di concentramento per quei contribuenti titolari di bollette in mora o non in grado di pagarle.

Intanto in casa-Italia si fa viva quella che io definisco "la prostituta finanziaria", ossia l'agenzia di rating Fitch che minaccia di tagliare il rating del nostro Paese e di altri 5, ossia Spagna, Belgio, Slovenia, Cipro e Irlanda.
Nel frattempo arriva l'Annuario statistico italiano 2011 dell'ISTAT che ci ricorda che 2,1 milioni di persone sono in cerca di occupazione, di cui i giovani disoccupati sotto i 30 anni sono 834 mila, ovvero il 39,7%, configurandoci sempre più un Paese di vecchi e con nascite in calo.

Il Portogallo, visto l'andazzo poco sereno, ha deciso di promuovere una mossa in contrattacco. Nuno Santos, vice presidente del partito socialista portoghese, ha dichiarato: "il debito è la nostra sola arma che possiamo usare per imporre condizioni migliori, e questo perchè è la stessa recessione che ci sta impedendo di rispettare l'accordo raggiunto con la Troika. Noi dovremmo far tremare le gambe dei banchieri tedeschi".
Meno male che c'è ancora chi si accorge di non vivere in Eurolandia, bensì in una Germanocrazia.
La Germania ha tutto l'interesse a far si che non ci siano default da parte di alcun stato europeo.
La banca centrale tedesca, la Bundesbank, ha tranquillamente prestato 495 miliardi di € (dati estrapolati nelle note delle relazioni delle 17 banche centrali nazionali della zona euro) alla BCE attraverso TARGET2 (Trans-European Automated Real-Time Gross Settlement Express Transfer System, avviato il primo nel 1999 e il secondo nel 2007) . Questo credito è compensato da debiti, di conseguenza enormi, delle banche centrali dei paesi più deboli tra cui Grecia, Irlanda e Portogallo, e recentemente Spagna, Italia e Francia.
Le garanzie detenute dalla BCE come collaterale di questi prestiti (che equivalgono al 64% del patrimonio della Bundesbank) sono in primo luogo il debito sovrano dei paesi più deboli dell'Ue e se il giocattolino di Eurolandia dovesse rompersi la Germania sarebbe nei casini. Ora capite perchè in Germanocrazia non vogliono far fallire nessuno nè indire referendum popolari in altri Paesi in cui si voti l'uscita dall'euro, onde evitare un effetto contagio?
Il trio malefico Ue-B.C.E.-F.M.I. ha il compito di spremere i vostri guadagni fino alla morte e tagliarvi beni\servizi pubblici, purchè nessuno si azzardi a dichiarare bancarotta, parola di quella troika (e) di Angela Merkel!

Salvatore Tamburro

3 commenti:

  1. Fosse per me non sarei mai entrato nell'Ue adottando questo schifo di euro e mi sarei tenuto la cara vecchia lira!

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  2. Sempre prezioso è il tuo contributo.
    A. Tirone

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