venerdì 3 dicembre 2010

Liquidità BCE senza limiti


Ecco il piano di Trichet: aste della BCE a tasso fisso e liquidità illimitata per i primi mesi del 2011. Liquidità illimitata? Caspita!
Ci siamo meravigliati (non più di tanto) quando al FED ha inettato nel sistema un QE2 da 900 miliardi di dollari (il QE2 prevede nuovi acquisti di titoli di stato USA, di durata compresa tra i 5 e i 6 anni, per un totale di 600 miliardi di dollari a partire da subito e fino a giugno 2011: in media 75 miliardi di dollari al mese immessi sul mercato; e poi continuerà il processo volto a reinvestire i fondi ricavati dalla scadenza delle mortgage-backed securities, per un totale di 250-300 miliardi di USD), mentre adesso Trichet dichiara "liquidità illimitata"!
E circa il rischio inflazione? Su questo fronte il capo della BCE "continua a non vedere, nel 2011, un rischio di surriscaldamento delle economie di Eurolandia"...mi sa che avrebbe bisogno di un paio di occhiali nuovi.
Come analizza l'attento bimboalieno: l’Europa ha lottato per mesi per cercare di distinguersi dagli USA, salvo poi oggi accettare l’evidenza che l’unica via è avviare le rotative e comprare quei titoli di Stato che il mercato non vuole più.
Inoltre la Bce ha confermato il tasso di riferimento dell'Eurozona al minimo storico dell'1% (in vigore dal maggio 2009). Rimangono invariati anche il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento, all'1,75%, e quello sui depositi presso l'eurotower, allo 0,25%.
Certo non si può dire che il tasso all'1% sia un livello alto, ma lo diventa se lo si confronta con lo 0.5% della Banca d'Inghilterra e il pressoche' zero di Fed e Bank of Japan. Quindi se Trichet continua ad ignorare la crisi di Grecia, Irlanda, Spagna, Portogallo (e molto presto anche dell'Italia) quando si tratta di tassi di interesse, allora non può che dare mirabili suggerimenti ai governanti europei a tutto discapito di noi cittadini di Eurolandia: tagli della spesa pubblica, che tradotto vuol dire quindi minori beni e servizi per tutti (come se già ne avessimo in abbondanza).
In tutta questa situazione ci gode l'avvoltoio Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo monetario internazionale, che ci ricorda che alcuni paesi europei "non sono lontani dall’ orlo del precipizio" e con una mano punta il dito moralizzatore verso i PIIGS e con l'altra è pronto ad indebitarli con prestiti da usuraio.

Salvatore Tamburro

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