mercoledì 1 dicembre 2010

Scommesse in Eurozona e le casse della FED


Mentre il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, rischia la prigione per crimini sessuali in seguito ad un mandato di cattura internazionale emesso dall'Interpol in 188 paesi su richiesta della Svezia, (forse per aver dichiarato l'uscita di documenti scottanti sulla lobby delle banche?) e la chiusura del suo sito, intanto si stanno decidendo le sorti dell'Europa e si fanno scommesse sul futuro stato membro che dichiarerà insolvenza.
Dopo Grecia ed Irlanda, si punta adesso il dito contro Spagna e Portogallo. Dopo le iberiche toccherebbe all'Italia.
Se Portogallo e Spagna non faranno la fine della Grecia e Irlanda, entrambe costrette a chiedere l'aiuto finanziario di Ue e Fmi, l'Italia da parte sua non verra' colpita dalla crisi del debito sovrano dell'Eurozona: "ha una situazione che non suscita timori" dice il ministro dell'Economia tedesco Rainer Bruederle.
Ormai viviamo in una "Germanocrazia"!
Intanto la Banca Centrale Americana, la Federal Reserve, forzata dalle nuove regole finanziarie ha svelato nomi e cifre delle banche che, attraverso 11 programmi, hanno fatto ricorso in totale ad aiuti per $3300 miliardi da dicembre 2007 a luglio 2010.
Citigroup, Merrill Lynch e Morgan Stanley sono quelle che, messe insieme, hanno attinto per la maggiore parte del totale dei fondi elargiti dalla Fed attraverso il programma "Primary Dealer Credit Facility" (lanciato nel marzo 2008 come strumento di prestiti a breve termine) da $9000 miliardi (oltre la meta' della produzione Usa).
In Europa come negli Usa la situazione è simile: ricette economiche targate "lacrime&sangue" per i cittadini pur di salvare il sistema bancario.

Salvatore Tamburro

Nessun commento:

Posta un commento