martedì 22 novembre 2011

Intervista a RADIO SBS





Cliccando sul tasto Play potete ascoltare una mia intervista radiofonica registrata il 19/11/2011 dalla radio australiana SBS.
Il mio intervento riguarda i minuti 23:00-30:00, ed accenno al governo Monti, banche, Bilderberg e Trilateral.

Si ringraziano: l'intervistatrice Roberta Giaconi, conduttori Carlo Oreglia e Magica Fossati.

Salvatore Tamburro

lunedì 21 novembre 2011

Perchè vogliono imporci la Moneta Elettronica?



Tutti i Governi degli ultimi anni, da Prodi a Berlusconi fino all'attuale Monti, hanno sempre proposto la graduale scomparsa del denaro contante (con costi aggiuntivi per chi preleva o versa liquidità sul conto), sostituito dalla moneta elettronica: pagamenti con carte di credito, bonifici, assegni, tutto tranne il denaro contante. La soglia dei pagamenti cash è scesa negli ultimi tempi dai 12.500€ a 5.000€ e, successivamente, all'attuale livello dei 2.500€.
Adesso il governo tecnico di Monti (N.B.: eletto dalle banche, ma non eletto democraticamente da alcun cittadino) ha proposto una nuova soglia ai pagamenti in contanti di 1000€.
Monti il 17/11/2011 ha dichiarato in Parlamento: "Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l'uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica".

Perchè tutto questo?

Il governo afferma che si tratti di una soluzione utile alla lotta dell'evasione fiscale, in quanto tutte le transazioni vengono registrate e si può meglio controllare tutti i pagamenti che avvengono tra clienti, fornitori, consumatori.

FALSO per la seguente ragione: il grosso dell'evasione fiscale (cosiddetti 40 miliardi di sommerso di cui parla l'A.B.I.) non riguarda le piccole-medie imprese che hanno un giro di affari modesto, bensì le grandi corporations, proprio quelle S.p.A. che nascondono al fisco milioni e milioni di euro, attraverso transazioni segrete in qualche conto bancario o hedge fund con sede nei paradisi fiscali. Il vero evasore non è il fruttivendolo sotto casa, ma i manager che risiedono nei CdA delle multinazionali e gli speculatori finanziari che spostano gli utili all'estero in posti come Panama, Cayman, Jersey, etc.. 

Le vere ragioni insite in questa proposta sulla moneta elettronica sono due:

domenica 13 novembre 2011

Macelleria Monti, carni italiane



L'era berlusconiana è ormai finita e la gente esulta per aver deposto il vecchio padrone, senza accorgersi che il nuovo sarà peggio del precedente.
Il 58% degli italiani vuole un Governo tecnico di Mario Monti. 
Mi chiedo il motivo per cui il popolo italiano sia così impegnato ad esultare, malgrado il potere "al vertice" lo stia conducendo verso il macello. E' tanto lobotomizzato per non rendersene conto?
Posso in parte comprendere l'esultanza dovuta al fatto di togliersi un premier che, bunga bunga a parte, abbia pensato unicamente agli interessi personali e non del Paese, ma gioire di un macellaio che verrà a fare tagli alla spesa pubblica e ad imporre misure di austerity lo trovo senza senso.
Adesso, constatando la fase di emergenza e, al contempo, di inettitudine della classe politica attuale (parlo di maggioranza ed opposizione) sono scesi ufficialmente in campo i reali padroni di questo sistema socio-economico: le banche e i banchieri.

mercoledì 9 novembre 2011

Ricorsi per anticostituzionalità delle 6 leggi "regala-soldi" alle banche



RICORSI PER ANTICOSTITUZIONALITA’:


Tratto da: www.marra.it

-1) dei decreti ingiuntivi in favore delle banche in base all’estratto conto;

-2) della decorrenza tardiva della valuta;

-3) dell’anatocismo, ovvero illegittimità della capitalizzazione degli interessi passivi quand’anche praticata pure per gli interessi attivi ove non sia parificata anche l’entità quantitativa del tasso attivo e di quello passivo;

-4) dell’innalzamento del tasso usuraio;

-5) della decorrenza della prescrizione dall’annotazione in conto corrente;

-6) della ri-introduzione della commissione di massimo scoperto.

                                                                   
-1) INCOSTITUZIONALITÀ DEI DECRETI INGIUNTIVI IN FAVORE DELLE BANCHE IN BASE ALL'ESTRATTO CONTO.

Non sussiste manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale – per violazione degli artt. 1, 2, 3, 4, 24, 35, 41, 47, 101, 102, 104 e 117 della Costituzione – dell'articolo 50 del D.Lgsl 1.9.1993, n. 385 (in Suppl. ordinario n. 92 alla Gazz. Uff., 30.9.73, n. 230), intitolato: «Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia», che recita: «La Banca d'Italia e le banche possono chiedere il decreto d'ingiunzione previsto dall'articolo 633 del codice di procedura civile anche in base all'estratto conto, certificato conforme alle scritture contabili da uno dei dirigenti della banca interessata, il quale deve altresì dichiarare che il credito è vero e liquido».

La possibilità per le banche di ricorrere per ottenere il decreto ingiuntivo in base al mero estratto conto (una 'certificazione' di parte) non può che basarsi su una normativa palesemente illegittima.

Illegittimità costituzionale le cui motivazioni descriviamo di seguito, ma da tempo divenuta grottesca, vista la giurisprudenza da anni consolidata sull’illegittimità totale o parziale delle voci che compongono il saldo, quindi pacificamente errato a priori. Di talché, considerata la vastità dei fenomeni bancari, siamo di fronte a una piaga sociale su cui urgente l’intervento della Corte Costituzionale.