domenica 29 maggio 2011

Basilea III: come ti aiuto le banche

Le regole di Basilea III, evoluzione di Basilea I (1988) e Basilea II (2008) si articoleranno su tre punti: la garanzia di liquidità a breve, la trasformazione delle scadenze e i requisiti di capitale.
Occhio e croce tali regole dovrebbero attuarsi in pratica verso il 2020, secondo molto analisti ed economisti.
Quanto alle "fervide" regole che le banche dovrebbero seguire circa i requisiti di capitale, ecco che scoviamo una bella notizia (bella per le banche) che aiuterebbe soprattutto le banche francesi ed inglesi:

In arrivo direttamente dalla Basilea III, la direttiva attraverso la quale i regolatori internazionali riuniti presso il Comitato con sede nella città svizzera vogliono cercare di stabilizzare il sistema bancario. Secondo quanto riportato questa mattina dal Financial Times, gli istituti di credito del Vecchio Continente potrebbero infatti beneficiare di una sorta di artificio contabile, dal momento che per allentare la pressione su di essi si potrebbe consentire di calcolare in modo differente i capitali delle loro sussidiarie operative nel campo delle assicurazioni. In sostanza, i ratio di capitalizzazione minima potrebbero essere centrati più facilmente (anche grazie a manovre sul cosiddetto “Hybrid capital”, che include particolari strumenti finanziari).

Questione rifiuti: come fare a meno di inceneritori e discariche



Sono stati versati fiumi di parole, repressioni e lotte sulla questioni dei rifiuti e di come debellare il problema immondizia, soprattutto in Campania.
Si parla ancora di inceneritori, come l'unica alternativa possibile attuabile in questo determinato momento di disagio sociale connesso al fenomeno dello smaltimento rifiuti.
I politici di turno non dicono che intorno alla questione rifiuti in realtà si cela un business di milioni di euro, profitti suddivisi tra politici, società di smaltimento rifiuti, società di trasporti e malavita organizzata.
Le alternative a questo circolo vizioso, che oltre a danneggiare la salute dei cittadini danneggia anche le finanza pubbliche, esiste ed è possibile copiarlo da una realtà nemmeno troppo lontana, nata a Treviso, presso il Centro Riciclo Vedelago.

mercoledì 25 maggio 2011

Le banche pagano il conto. Raro ma a volte accade.

Di solito sono sempre i contribuenti a rimetterci contro il sistema bancario per le truffe da questo generate. Stavolta invece sono le banche a pagare il conto.
Ecco la bella notizia.
Il giudice distrettuale di Miami, Lawrence King, ha approvato il patteggiamento proposto da Bank of America per la contesa relativa alle commissioni sui servizi. A novembre ci sarà l'udienza finale: ma nel frattempo è stato dato il via libera alla proposta della banca di sborsare 410 milioni di euro per evitare il processo.
Con questa cifra verranno anche pagate le spese legali affrontate dal milione di clienti che hanno intrapreso questa class action per denunciare i costi esorbitanti di alcuni servizi. I regolatori americani, già alla fine del 2009, avevano puntato il dito sulle commissioni applicate sulle carte di debito. Soprattutto per quanto riguarda lo scoperto: si arrivava all'estremo di sanzioni da 35 dollari per uno scoperto di appena 3 dollari. Anne Pace, portavoce dell'istituto di credito, ha dichiarato che tali politiche sono già state riviste e molti di questi costi sono stati eliminati.

lunedì 23 maggio 2011

L'Italia sull'orlo del baratro


Ecco i dati salienti del Rapporto Annuale (2010) ISTAT circa la situazione economica dell'Italia:

- nel decennio 2001-2010 l'Italia ha realizzato la performance di crescita peggiore tra tutti i Paesi dell'Unione europea;

- 1 italiano su 4 sperimenta la povertà. Circa un quarto degli italiani, ossia il 24,7% della popolazione (più o meno 15 milioni) sperimenta il rischio di povertà o di esclusione sociale, di cui 1,7 milione di persone (2,9%) si trova in condizione di grave deprivazione;

- nel biennio 2009-2010 il numero di occupati è diminuito di 532 mila unità. I più colpiti sono stati i giovani tra i 15 e i 29 anni;

- 1 giovane su 5 nè studia nè lavora. Nel 2010 sono poco oltre 2,1 milioni, 134 mila in più rispetto a un anno prima (+6,8%), i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione;

- sono circa 800 mila le donne licenziate o messe in condizione di doversi dimettere a causa di una gravidanza;

- quasi due milioni di italiani con limitazioni della salute non sono raggiunti da alcun tipo di sostegno;

Questi sono alcuni dei dati salienti del rapporto annuale ISTAT che è stato presentato stamattina a Montecitorio.
A questi ci aggiungerei anche quota 1900 miliardi di euro di debito pubblico che ha l'Italia nei confronti del sistema bancario PRIVATO.

domenica 15 maggio 2011

Grecia, dracma e la fiera del baratto


Leggo da linkiesta: "Il popolo (greco) ha trovato un modo tutto personale di reagire alla crisi che sta precipitando il Paese nel baratro, bypassando il governo e l’Unione Europea: riscoprire l’arte del baratto fra piccole comunità. Una pratica antica che, affiancata alle moderne tecnologie, ha portato a risultati sorprendenti e che dalla regione di Patrasso si sta espandendo rapidamente per tutta l’Ellade. Una forma di scambio vecchia come il mondo, con la quale i greci stanno cercando di allontanare quelli che sono diventati i loro due nemici principali: l’euro e le banche.
Il focolaio del fenomeno è stata la città di Aigion, a pochi chilometri da Patrasso, nel distretto amministrativo dell’Acaia, che fa tornare alla mente i fasti del passato. Da gennaio un gruppo di persone sempre crescente ha iniziato a sostituire la moneta con il cambio merce.
I generi di prima necessità si acquisiscono con il baratto e si tengono i pochi euro a disposizione per le spese più importanti». Le contrattazioni avvengono nella piazza principale del Paese, per poter procedere al baratto bisogna essere iscritti all’associazione Φιλική Oικονομία, che in italiano suona come “Economia amica”. L’organizzazione, formata da volontari, ha il compito di sorvegliare i vari baratti e controllare che gli scambi siano equi, intervenendo in caso di controversie fra le due parti."

sabato 7 maggio 2011

Grecia: uno Stato da spremere come un limone!


La Grecia è già tecnicamente fallita.
Adesso si discute di due soluzioni: l'uscita dall'euro o alla ristrutturazione del debito.
Il giornale tedesco, il "Der Spiegel", ha spiegato di aver ricevuto informazioni da fonti governative tedesche a conoscenza della situazione in Grecia secondo cui il governo di Papandreou starebbe considerando di lasciare l'euro e reintrodurre la propria divisa, la cara vecchia dracma.
Ovviamente le associazioni a delinquere come B.C.E., Ue e Fondo Monetario sono contrari a questa soluzione, perchè l'obiettivo è quello di tenere lo schiavo-greco nella gabbia e spremerlo come un limone il più possibile, anche perchè dichiarando ufficilamente bancarotta tutti i suoi creditori (le banche) andrebbero a perdere grossi profitti.

La soluzione allora è la ristrutturazione del debito, ossia dilungare la scadenza dei titoli di stato da rimborsare ed aumentare il rendimento dei titoli di stato attuali per renderli più "appetibili" sul mercato. In pratica un modo per rimandare il problema al futuro.
Inoltre la ristrutturazione del debito greco agevolerebbe banche, assicurazioni e fondi di investimento che emettono i cosiddetti CDS (credit default swap), che sono derivati, ossia scommesse vere e proprie sul fatto che uno Stato possa fallire oppure no.

Ci vogliono ammalati e cattivi




Il seguente articolo, scritto dal dr. Franco Libero Manco, illustra in maniera schietta l'ipocrisia della scienza medica e fa un attacco alle case farmaceutiche, il cui primo obiettivo resta il profitto e non la salute degli esseri umani.

La salute non rende: è la malattia che dà sostentamento ad una massa sconfinata di persone

Succede abbastanza spesso che nel presente la scienza medica sostenga principi che ieri ha condannato, ed è probabile che oggi osteggi ciò che domani finirà col sostenere.
Il dr. William Harey (1587-1828) fu chiamato volgare ciarlatano quando scoperse i veri fondamenti della circolazione del sangue.
Il dr. Franz Joseph Gall (1758-1828) subì ogni sorta di malignità quando scoperse il ruolo del cervello come potenza mentale.
Il dr. Ignaz Philip Semmelweis (1818-1865) quando accusò la frequente morte delle puerpere causa delle mani sporche dei medici fu radiato dall'Albo.

Un tempo si pensava che più salassi potevano essere la risoluzione di quasi tutti i problemi, adesso sono ritenuti praticamente privi di efficacia terapeutica.