lunedì 26 dicembre 2011

Considerazioni sulla M.M.T. - Modern Money Theory


Di recente va di moda parlare della M.M.T., Moder Money Theory, una teoria che cercano di farla passare come la panacea di tutti i mali, la soluzione migliore da applicare all'odierno sistema economico diretto al baratro.

Prima di analizzare questa teoria, vediamo però quali sono i presupposti su cui si basa.

Premesso che la M.M.T. non si basa sulla sovranità monetaria nelle mani dello Stato e conserva pertanto sempre 3 soggetti distinti nel contesto della politica economica: lo Stato (il Tesoro)-pubblico, la Banca Centrale(BC)-privata e le banche commerciali-private.
Inoltre, tutto il sistema raffigurato dalla MMT si basa sulla FIAT MONEY, ossia moneta a corso forzoso che altro non è che un credito d'imposta non supportato da alcun bene tangibile.
La Fiat Money nasce nel 1971 quando il presidente americano Nixon decise che il dollaro, prima ancorato all'oro (gold standard), dovesse abbandonare la convertibilità.
Da allora chi emette moneta può stampare tutta la moneta che vuole senza correrarla ad un bene tangibile, come poteva essere un tempo l'oro o l'argento.

giovedì 22 dicembre 2011

Mega Party alla B.C.E.


Mentre l'Italia scivola verso la recessione (nel terzo trimestre 2011 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente) le banche fanno grande festa.
I governi di Eurolandia impongono manovre "lacrime&sangue" ai cittadini per uscir fuori dalla crisi, nel mentre la B.C.E. concede bei regali agli stessi fautori della crisi, erogando 489,19 miliardi di euro (Long Term Refinancing Operation) nel suo primo rifinanziamento a scadenza super prolungata, 3 anni, a favore delle banche commerciali che operano nell'area euro. 
Le banche italiane hanno preso in prestito dalla Bce 116 miliardi di euro, quasi un terzo dei 489 miliardi erogati da Francoforte.
Una bella iniezione di liquidità.
La prossima asta ci sarà il 29 febbraio 2012, con scadenza il 26 febbraio 2015 ed i fondi verranno assegnati a tasso fisso e ammontare illimitato!!!

A cosa doveva servire questa liquidità?

venerdì 16 dicembre 2011

Grecia: o paghi o resti senza luce


Sembra di vivere in un film di fantascienza, ma in Grecia si sono inventati questo nuovo ricatto: se non paghi l'ICI ti tagliano la corrente.
In pratica la Public Power Corporation (omologa della nostra ENEL) è stata incaricata della riscossione della nuova tassa sugli immobili greci,  inserendo l'importo in bolletta.
Questo ricatto è stato un successo (per il Governo): 8 proprietari su 10 hanno pagato la tassa, portando milioni di euro nelle casse statali.
Dopo questa strategia suppongo che tra un po' si inventeranno punizioni corporali in appositi campi di concentramento per quei contribuenti titolari di bollette in mora o non in grado di pagarle.

Intanto in casa-Italia si fa viva quella che io definisco "la prostituta finanziaria", ossia l'agenzia di rating Fitch che minaccia di tagliare il rating del nostro Paese e di altri 5, ossia Spagna, Belgio, Slovenia, Cipro e Irlanda.
Nel frattempo arriva l'Annuario statistico italiano 2011 dell'ISTAT che ci ricorda che 2,1 milioni di persone sono in cerca di occupazione, di cui i giovani disoccupati sotto i 30 anni sono 834 mila, ovvero il 39,7%, configurandoci sempre più un Paese di vecchi e con nascite in calo.

Il Portogallo, visto l'andazzo poco sereno, ha deciso di promuovere una mossa in contrattacco. Nuno Santos, vice presidente del partito socialista portoghese, ha dichiarato: "il debito è la nostra sola arma che possiamo usare per imporre condizioni migliori, e questo perchè è la stessa recessione che ci sta impedendo di rispettare l'accordo raggiunto con la Troika. Noi dovremmo far tremare le gambe dei banchieri tedeschi".
Meno male che c'è ancora chi si accorge di non vivere in Eurolandia, bensì in una Germanocrazia.

domenica 4 dicembre 2011

Come uscire dalla farsa della crisi?


Secondo Monti (e secondo il Sole24Ore) per uscire dalla crisi bisogna:

- combattere l'evasione fiscale riducendo l'uso del contante
- tagliare i costi della politica
- riforma delle pensioni
- vendere (= privatizzare) il patrimonio immobiliare (20-40 miliardi)
- patrimoniale su grandi redditi e tassare le rendite finanziarie
- vendere le risorse auree (20 miliardi)

Siccome allo Stato non compete emettere la moneta necessaria a soddisfare il benessere dei cittadini, esso si trova costretto a dover emettere Titolo di Stato che saranno venduti alle banche in cambio di moneta.
Per fare in modo che i nostri Titoli di Stato (Btp, Cct, Bot, Ctz) siano appetibili per gli investitori nazionali e stranieri (questi ultimi detengono il 45% del nostro debito pubblico di circa 1900 miliardi di euro), l'Italia deve offrire dei rendimenti elevati (fino a 7%) per invogliare gli investitori a comprare e "finanziare" lo Stato, in modo che questo possa poi procedere alla spesa pubblica e, quindi, offrire beni e servizi ai cittadini.
Non dobbiamo dimenticare che ogni anno paghiamo 80-90 miliardi di euro solo sugli interessi per l'emissione dei nostri titoli.

Il decreto Berlusconi-Tremonti varato a inizio settembre aveva un valore di 54,2 miliardi, con impatto sul 2013. A questo vanno aggiunti i 24 miliardi della 'correzione' che si appresta a varare il governo tecnico di Monti. Per un totale per il 2011 di 78,2 miliardi di euro. La manovra economica più elevata mai realizzata, perfino più ingente di quella varata da Amato nel 1992 (48 miliardi di euro).