sabato 10 settembre 2011

Sotto d(e/i)ttatura della Troika


Quello che sta avvenendo in questi giorni dovrebbe far capire come il Parlamento (in questo caso quello italiano, ma la situazione è identica altrove), ovvero il corpo legislativo dello Stato, sia succube di istituzioni sovra-nazionali e personaggi non eletti da alcun cittadino.
"Se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti sulla crescita del governo lo faremo e, se necessario, ne aggiungeremo altri". Sono le parole di Giulio Tremonti a margine del vertice G7/G8 di Marsiglia, rivelando di averne già parlato al summit con "il vicedirettore generale della Banca d'Italia Ignazio Visco, con l'Ocse, la Commissione Europea" che si sono detti interessati.
Invece il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (un 86enne che firma leggi vergogna per il popolo italiano e poi dichiare "Ce la possiamo fare a sollevarci dalla crisi"), ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Governatore della Banca d'Italia (prossimo alla poltrona BCE), Mario Draghi. Un faccia a faccia che arriva dopo lo  scontro all'interno della Bce sull'acquisto dei titoli italiani e spagnoli e il nuovo crollo dei mercati.

Ministro dell'economia e Capo dello Stato appaiono come degli scolaretti che presentano e discutono circa i compiti fatti a casa (la manovra finanziaria), e vanno dai loro professori per la valutazione; e questi professori non contenti del lavoro svolto pretendono dagli scolaretti continui cambiamenti finchè non si raggiunga il risultato desiderato: pareggio di bilancio, tagli della spesa pubblica, aumento delle tasse e privatizzazioni.
Un motivo in più per confermare la dipendenza di ogni Paese europeo dalla Troika (BCE, Ue, FMI) e l'indipendenza di quest'ultima dalle singole giurisdizioni nazionali.


Intanto Juergen Stark, capoeconomista della Bce, nonché rappresentante della Germania nell'esecutivo della Banca centrale, si è dimesso, dicono, per motivi personali. La realtà è che Stark è un uomo rigido alle regole e aveva manifestato la sua contrarietà alla riattivazione del programma di acquisti dei titoli di stato dell'Eurozona; in particolare aveva votato contro la decisione di acquistare i titoli sovrani per salvare Italia e Spagna, entrambi vittime delle turbolenze di mercato.
Sta di fatto che da maggio 2010 ad oggi la Bce ha acquistato bond dell'Eurozona per circa 130 miliardi per sollevare i PIGS in difficoltà...e dovrà continuare a farlo.

Nel frattempo la Merkel guadagna tempo e invita i tedeschi ad essere pazienti per quanto riguarda la causa greca:  "Quello che non e' stato fatto in anni non puo' essere fatto in una notte. Ricordatevi del processo di riunificazione e quanto tempo ci abbiamo messo nei primi anni Novanta a ricostruire le infrastrutture, condividere know-how e privatizzare" . Ecco si privatizzare: è quanto stanno facendo a quella carcassa della Grecia che ormai nemmeno più avvoltoi e sciacalli hanno di che cibarsi.
La Germania governa questa eurocrazia, offre parole di speranza ai Paesi falliti (come la Grecia, tecnicamente già fallita da oltre un anno e mezzo) e parole che invocano pazienza a chi lavora, fa aumentare il PIL e trascina il carro dei disperati. 
Tra non molto la Grecia potrebbe abbandonare Ue per manifesta bancarotta e ciò potrebbe innescare la miccia che da tanto i mondialisti vanno annunciando: un'unione federale europea, che sottragga sovranità economica ai governi nazionali per centralizzarla nelle mani di un apparato sovranazionale. Nei fatti è già così, ma si cerca di legiferare il tutto per avere mano libera sulla politica economica dei singoli Stati, senza attendere l'operato del governo di turno, nè tanto meno il consenso popolare. Lo speculatore più famoso di tutti i tempi, George Soros, ha espresso sul New York Times l'esigenza di "un'autorità centrale europea capace di gestire la crisi", ossia un'autorità con potere di emettere titoli di Stato e imporre sanzioni economiche ai Paesi che non eseguono il diktat della troika.

L'obiettivo della vera oligarchia al potere, banche e multinazionali, è chiaro: realizzare un solo esercito, una sola moneta, un solo governo; i primi due obiettivi sono stati raggiunti, manca l'ultimo (un solo governo) che possa sancire una volta per tutte l'annullamento totale della sovranità popolare (e monetaria inclusa) e il pieno controllo di massa. Se accentri il potere nelle mani di un solo gruppo di persone (troika), senza attendere consensi decentrati a livello nazionale (i singoli paesi membri), diventa molto più facile governare senza ostacoli. Lo so, può sembrare che abbia appena ipotizzato una dittatura

Salvatore Tamburro

2 commenti:

  1. prepariamoci alle BATTAGLIE....Rivoluzioneeeeeeeeeee!!!!!

    margot black

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  2. usciamo fuori dall'euro e stampiamoci una nostra moneta, prima di fare la fine della Grecia!!!!

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