domenica 2 ottobre 2011

Antibanks: uomini-macchine arrestano uomini veri


Il 17 settembre 2011 è stata indicata come data "Antibanks Day", giorno in cui è iniziata una grande manifestazione internazionale promossa da parte di liberi cittadini e movimenti vari contro il vero nemico di questa società: l'oligarchia bancaria.
La manifestazione ha coinvolto diverse città del mondo: New York, Madrid, Barcellona, Valencia, Bilbao, Milano, Londra, San Francisco, Los Angeles, Toronto, Atene, Berlino, Lisbona, Porto, Vienna, Tel Aviv, Parigi, Dublino.
In alcune città l'evento è stato solo un fuoco di paglia, poca partecipazione, spesso dovuta all'indifferenza e all'inedia delle persone o a boicottaggi vari che hanno impedito la buona riuscita della manifestazione; negli Stati Uniti invece l'Antibanks si è manifestato in maniera consistente: è cominciata il 17 settembre e dura fino ad oggi.

In Italia l'Antibanks a cui ho aderito, si è svolta a Milano, con una partecipazione esigua rispetto alle aspettative e per altro macchiata da dissensi di colore politico che in manifestazioni del genere non dovrebbero proprio esserci (chi volesse approfondire la vicenda può leggere qui), perchè se combatti il sistema bancario, il debito pubblico e lotti per il ripristino della sovranità monetaria allo Stato, non puoi presentarti come uno di destra o di sinistra, poichè tutti i partiti policitici finora si sono sempre rivelati collusi, e quindi corrotti, al potere delle banche. Se addirittura certi argomenti vengono considerati di estrema destra o di estrema sinistra allora: o non si è capito nulla del reale funzionamento del sistema economico (e l'invito ad informarsi è sempre doveroso), oppure si difende la stessa oligarchia bancaria che rende schiavi.
Ad ogni modo a Milano, nonostante il trasferimento di piazza (costretti a spostarci da Piazza Affari a Piazza Fontana) siamo riusciti a diffondere un po' di sana informazione sul sistema economico in cui viviamo. 

Negli Stati Uniti, invece, la manifestazione non è durata solo un giorno, ma sta proseguendo tuttora davanti a Wall Street contro il mondo della finanza e delle banche, occupando perfino il ponte di Brooklyn. Mentre i telegiornali italiani parlano solo di un centinaio di arresti, la cifra reale indica invece oltre 700 gli arrestati tra i manifestanti. La protesta si sta allargando a Boston, Washington e Los Angeles, con arresti per sit-in non autorizzati.
Trovo inoltre indegno il mondo con cui le forze dell'ordine stanno bloccando questa pacifica manifestazione, attraverso appunto l'uso della forza, lacrimogeni, arresti.
Ricordo che il diritto a manifestare è inalienabile in quasi tutte le costituzioni nazionali, tranne nelle dittature ovviamente.
Ma noi dovremmo essere ancora in un regime democratico, giusto?
In Italia il diritto a manifestare è sancito dall'articolo 21 della Costituzione italiana: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Negli Stati Uniti d'America, invece, la libertà in esame appare enunciata nei primi testi costituzionali: l'art. 14 della Dichiarazione dei diritti della Virginia (12 giugno 1776) contiene l'affermazione della libertà di stampa, e l'art. 1 della Dichiarazione dei diritti contenuta nella Costituzione federale (17 settembre 1787) afferma che il congresso non potrà restringere la libertà di parola o di stampa (è l'attuale 1° emendamento).
Io so che le forze di polizia eseguono gli ordini impartiti da superiori, e so anche che spesso in quasi tutte le manifestazioni di piazza vi sono infiltrati (ben pagati dal sistema) messi lì per creare disordini, trasformando una manifestazione pacifica in violenta allo scopo di autorizzare l'intervento delle forze dell'ordine e disperdere i manifestanti. Tutto ciò è una linea di condotta ben stabilita, confermata tra l'altro anche dall'ex Presidente Francesco Cossiga quando in un'intervista al quotidiano Il Giorno, nel 2008, dava di questi consigli su come bloccare le manifestazioni studentesche:
''Lasciar fare gli universitari. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita', infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra' sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pieta' e mandarli tutti in ospedale.
Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano.
" (Francesco Cossiga).
Eppure, in questo caso, i partecipanti manifestano il loro dissenso a questo sistema anche per coloro i quali adesso li stanno arrestando o li prendono a manganellate. Io comprendo il timore dell'oligarchia banche\multinazionali circa manifestazioni del genere e l'esigenza di dover bloccare questi focolai di indignazione popolare ad ogni costo e con qualsiasi strumento, ma non comprendo invece come certi schiavi possano scontrarsi ad altri schiavi. Eseguire gli ordini ha più valore di mettere a rischio il proprio futuro e quello dei propri figli\nipoti?

Mi viene da citare un discorso di Chaplin, tratto dal film "Il grande dittatore" rivolto al corpo militare: "Soldati! Non consegnatevi a questi bruti, che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Che vi istruiscono, vi tengono a dieta, vi trattano come bestie e si servono di voi come carne da cannone. Non datevi a questi uomini inumani: uomini-macchine con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore! Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini!".

Tutta la mia stima e il mio pensiero va a quei ragazzi che muniti solo di striscioni e megafoni manifestano il loro dissenso contro i poteri forti delle banche, i veri artefici delle crisi di questo sistema economico, che stanno riducendo in schiavitù l'intera collettività.

Salvatore Tamburro

Arresti di pacifici manifestanti all'Antibanks sul ponte di Brooklin

2 commenti:

  1. Ciao Salvatore,

    purtroppo si accusa di inedia le piazze e la gente italiana.
    Può essere solo pigrizia? Forse in parte, ma sono d'accordo tu abbia centrato il punto: i cappelli dei partiti che, non solo hanno l'intento poi di "aggiudicarsi" il voto degli aderenti ad una certa lotta, ma riescono a manovrarne le sorti, incalzando o disattivando la protesta a seconda dei comandamenti del partito o sistema.
    Purtroppo anche la lotta notav nella quale son stata impegnata ha fatto la fine di molte (come anche amici del Dal Molin possono testimoniare), disattivata dall'interno, sostenendo che (e si possono ritrovare gli scritti sui siti notav) stavamo vincendo (15 gg dopo circa la presa del sito per cantierizzarlo) e che le FFOO erano stremate perciò non importava esserci.La gente comnune ed in buona fede non era d'accordo ma ogni qual volta si è tentato di reagire o fare iniziative è stato fatto di tutto per dissuadere.
    Poi succede che arriva la trivella ed ad accoglierla ci sono 10 persone, la stessa trivella che nel 2005 fece conoscere il Notav in tutta Italia.
    Pensa che cercano di convincere che non esiste il cantiere, per scoraggiare la gente a protestare ed esser presente.

    Ecco come agiscono e perché spesso se ci sono "partiti concorrenti" fanno di tutto per emarginarli, ordini superiori e poco nobili.

    Comunque, i soldatini qui in Val di Susa erano coperti come robocop e noi pure avevamo solo striscioni, a Ny a parte pare lo spray urticante la polizia aveva le camicie a maniche corte, niente scudi né soprattutto lacrimogeni non ho nemmeno visto usare il taser...non sembra manco vero....

    Ciao
    Barbara

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  2. Meravigliosa l'attività che leggo in questo blog.
    Però vorrei porre l'accento su un fatto: la PROPRIETA' STATALE E' dannosa quanto quella privata, questo ce lo dice la storia. Nazionalizzare la banca centrale è uno dei primi atti dei regimi nazi-fascisti degli anni 20! PROPRIETA' SOCIALE - NE' STATALE NE' PRIVATA - MA SOPRATTUTTO DOBBIAMO ELEGGERE ( CON IL VINCOLO DI NON RIELEGGIBILITA') I DELEGATI ALLA GESTIONE DEL BENE SOCIALE: LA MONETA E LA BANCA STESSA

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