giovedì 2 dicembre 2010

La quiete prima della tempesta?



Le borse tornano a respirare. L'asta dei titoli di stato spagnoli è andata bene. Il Tesoro spagnolo ha effettuato un'emissione di 2,468 milioni di buoni del Tesoro a tre anni. La domanda è stata buona, ammontata a 5,59 miliardi nella forchetta prevista, ma Madrid ha dovuto concedere un tasso in forte rialzo rispetto alla precedente emissione per attrarre di più.
Vanno male invece i titoli tedeschi. Del resto, l'attesa asta di titoli di stato a cinque anni (bobl) della Germania ha ricevuto oggi richieste minori rispetto all'offerta, dimostrando come anche il mercato del debito tedesco non sia al riparo dalle tensioni del mercato. A fronte dei 5 miliardi messi all'asta, l'agenzia federale tedesca che gestisce i collocamenti di titoli di debito ha ricevuto richieste per soli 4,55 miliardi di euro. L'insuccesso dell'asta a 5 anni ha avuto subito ripercussioni sui bund il cui tasso è salito al 2,769% dal 2,67% di ieri.
Importante la riunione di politica monetaria della BCE di oggi, in cui Trichet deciderà in materia di tassi di interesse.
Intanto il Wall Street Journal sbatte in prima pagina che Italia e Spagna, insieme al Portogallo, sembrano essere più a rischio contagio dalla crisi dei debiti sovrani in Europa, e sarebbero in prima linea nel chiedere alla Bce azioni più decisive per combattere la crisi.
A queste notizie si aggiunge il parere del premio Nobel per l'Economia Edward Prescott che dichiara "l'economia dell'Italia non va bene: speriamo che si arrivi ad un accordo sulle riforme strutturali e che poi si riesca ad attuarle. Bisogna promuovere la crescita della produttività, ridurre le spese e le tasse, perchè tassare significa deprimere il Paese."
Grazie, ci voleva Prescott per capire che non stiamo messi bene.
La verità è che si sta solo cercando di guadagnare tempo. Grecia, Irlanda e Portogallo sono già insolventi e la Spagna li segue a ruota. E se tocca alla Spagna la situazione travolgerà anche l'Italia.
Per cui godetivi la quiete prima del sopraggiungere della prossima tempesta.

Salvatore Tamburro

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