venerdì 3 giugno 2011

Grecia: la "troika" colpisce ancora


Ecco, manco a dirlo proprio ieri ho scritto un articolo sulle privatizzazioni ( istruzioni per PRIVATIZZARE uno Stato ) e oggi  IlSole24Ore spara questo articolo:

Sbloccati gli aiuti alla Grecia in cambio di un maxi piano di privatizzazioni

La Commissione europea, la Bce e il Fondo monetario internazionale (la Troika) hanno dato il via libera al versamento della quinta "tranche" del prestito alla Grecia (12 miliardi) a condizione che siano concluse «le discussioni sulle modalità di finanziamento» dell'aggiustamento economico in Grecia.

Il versamento è condizionato al via libera dell'Ecofin e del board esecutivo del Fmi. La "troika" ha poi annunciato che la Grecia creerà un'agenzia indipendente che si occuperà del programma di privatizzazioni, vitale per rimettere in sesto i conti pubblici del paese ellenico. 

Non c'è dubbio che quelli di Confindustria\ABI (IlSole24Ore) leggeranno il mio blog. Scherzi a parte, la Grecia si appresta a svendere alla compagnia Ue-BCE-FMI pezzi del suo Stato.
 
Marco Onado, docente senior Dipartimento Finanza Università Bocconi, scrive:
La Grecia è caduta in una trappola del debito che sembra insanabile ed è naturale che ormai il suo rating sia sull'orlo del default. Credo che da questo punto ci siano due scenari possibili per una possibile soluzione. Uno è il commissariamento della Grecia, cioè un controllo europeo congiunto del processo di risanamento, che vuol dire una perdita di sovranità del paese. Il secondo è quello di un default più o meno morbido, più o meno strutturato nelle forme tecniche, ma in cui i creditori prendono meno di quanto sia il credito nominale. 
 
Io sarei molto più schietto nella disamina del caso greco: la Grecia è già tecnicamente fallita da più di 12 mesi, stanno semplicemente prolungando il percorso verso il baratro attraverso iniezioni di  prestiti BCE-FMI,  ed in cambio di queste chiedono privatizzazioni, ossia rubarsi dei pezzi di Stato, concederli a multinazionali (private) che si andranno ad appropriare di beni e servizi che prima erano pubblici.
A pagare sono e saranno unicamente i cittadini greci.

Salvatore Tamburro

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