Debtocracy è il documentario realizzato dai giornalisti Katerina Kitidi e Aris Hatzistefanou che indaga sulle cause della crisi finanziaria greca legata al debito pubblico.
I due giornalisti attaccano l'operato del Fondo Monetario Internazionale, il quale, come un avvoltoio, si avvicina alla sua preda; la preda in tal caso sono tutti quei Paesi che versano in gravi situazioni di crisi economica e, con la scusa di aiutarli attraverso l'erogazione di un prestito, finisce col far collassare maggiormente il popolo di quel Paese sotto i colpi di tasse più alte, spesa pubblica ridotta e servizi insufficienti.
Inoltre il documentario parla anche del concetto di "debito detestabile", ossia il debito che il popolo rifiuta di pagare, considerandolo illegittimo ed illegale. A tal proposito si parla del debito estero dell'Iraq considerato appunto "detestabile" guarda caso proprio poco prima dell'occupazione USA in territorio iracheno.
Notizia tenuta volutamente nascosta per evitare che un effetto domino possa contagiare altri Paesi intenti ad annullare il proprio debito pubblico.
Il documentario espone anche gli esempi di tutti quei Paesi quali Argentina, Messico ed Ecuador che hanno deciso di NON pagare il loro debito pubblico (nei confronti delle banche PRIVATE), cacciando dal loro territorio gli strozzini del FMI e della Banca Mondiale.
In conclusione, si propone la costituzione di una <<Commissione di controllo logistico>>, ossia una commissione che abbia lo scopo di analizzare, in maniera del tutto indipendente dai poteri finanziari e politici, i contratti che hanno originato il debito pubblico e studiare, attraverso i mezzi della giurisprudenza, gli elementi da considerare illegittimi e che abbiano causato danni al popolo indebitato. La stessa cosa fu fatta in Ecuador, sotto il governo di Correa, considerando il 70% del debito illegale.
Ricordate sempre che: "è immorale pagare un debito immorale".
DEBTOCRACY:
Salvatore Tamburro
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