domenica 15 maggio 2011

Grecia, dracma e la fiera del baratto


Leggo da linkiesta: "Il popolo (greco) ha trovato un modo tutto personale di reagire alla crisi che sta precipitando il Paese nel baratro, bypassando il governo e l’Unione Europea: riscoprire l’arte del baratto fra piccole comunità. Una pratica antica che, affiancata alle moderne tecnologie, ha portato a risultati sorprendenti e che dalla regione di Patrasso si sta espandendo rapidamente per tutta l’Ellade. Una forma di scambio vecchia come il mondo, con la quale i greci stanno cercando di allontanare quelli che sono diventati i loro due nemici principali: l’euro e le banche.
Il focolaio del fenomeno è stata la città di Aigion, a pochi chilometri da Patrasso, nel distretto amministrativo dell’Acaia, che fa tornare alla mente i fasti del passato. Da gennaio un gruppo di persone sempre crescente ha iniziato a sostituire la moneta con il cambio merce.
I generi di prima necessità si acquisiscono con il baratto e si tengono i pochi euro a disposizione per le spese più importanti». Le contrattazioni avvengono nella piazza principale del Paese, per poter procedere al baratto bisogna essere iscritti all’associazione Φιλική Oικονομία, che in italiano suona come “Economia amica”. L’organizzazione, formata da volontari, ha il compito di sorvegliare i vari baratti e controllare che gli scambi siano equi, intervenendo in caso di controversie fra le due parti."




In tempi di crisi, come quelli attuali sofferti dalla Grecia, si pensa a qualsiasi soluzione pur di arrivare "alla fine del mese", ed ecco che si fa un salto indietro di anni di storia, si annienta l'evoluzione della moneta come mezzo di scambio e si arriva al baratto.
Anche in Portogallo tra poco penseranno al baratto?
Inoltre sono molte le persone che in Grecia si chiedono perchè a questo punto non attuare un ritorno alla cara vecchia dracma, abolendo l'euro.
Rispondo sulle questioni baratto-moneta e dracma.
La moneta non è il problema di questo sistema economico; essa è uno strumento utile e vantaggioso, serve a facilitare gli scambi proprio perchè è un mezzo accettato da tutti: invece di andare a comprarsi un divano e barattarlo con 10 chili di patate e una giacca non utilizzata, mi servo della moneta per chiudere la transazione.
Quanto alla dracma la questione non cambierebbe facendone ricorso, stessa cosa riguarda un possibile ritorno della "lira" in Italia: se la moneta utilizzata resta una moneta-debito, ossia una moneta prodotta dalla Banche Centrali, che sono entità private che "prestano" denaro agli Stati, non cambierà mai nulla sia che si tratti di euro, dracma o lira. E' necessario quindi introdurre una moneta nel sistema che sia di proprietà del popolo, che non generi debito pubblico e sia usata per soddisfare beni e servizi richiesti dai cittadini.

Tornando al caso Grecia ricordo che questo Paese è FALLITO da più di 12 mesi, e lo si sta cercando di tenere in vita attraverso iniezioni di denaro provenienti dalle tasche dei cittadini UE e dai contributi del FMI, imponendo tagli alla spesa pubblica e una finanziaria "lacrime&sangue".
E' inutile che ipocriti come i banchieri Draghi (prossimo alla BCE), Bini-Smaghi (prossimo successore di Draghi a Bankitalia), Trichet & company si scervellino a trovare soluzioni indolore, perchè le alternative sono solo due:
1) o la Grecia viene finanziata a spese dei cittadini UE per almeno altri 5 anni;
2) o la Grecia dichiara ufficialmente bancarotta (default), ma a quel punto saranno castigati i creditori del debito (le banche) e tutti coloro che hanno organizzato i derivati-scommesse sul debito stesso (banche, assicurazioni e fondo d'investimento).
La soluzione migliore per i cittadini greci la potete intuire, peccato che le soluzioni non siano prese da loro, ma da coloro che li hanno portato alla crisi stessa.


Salvatore Tamburro

2 commenti:

  1. Io uso un'espressione, la moneta dovrebbe "fare le veci del baratto" ed è quello che in sostanza ha detto Auriti parlando di unità economentrica.
    Chiaro che idealmente il baratto è il metodo migliore di scambio perché da una misura perfetta e immediata del valore, ma impedisce gli scambi differiti nel tempo (es, scambiare le castagne con i meloni :-) ) ed è scomodo. La moneta dovrebbe essere l'equivalente di un blocco di appunti che segna il valore delle prestazioni e dei beni che ci scambiamo.
    Purtroppo noi sappiamo che non è solo così, ma è anche una merce.

    Come andrebbe se ora i greci facessero un salto di qualità e misurassero i propri baratti con moneta alternativa stampata in modo autorganizzato?

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  2. io credo che starebbero molto meglio di adesso con una bella moneta alternativa, sarebbe nuova linfa per il sistema...ma dubito riusciranno a farlo.

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